Il Palazzo del Governatore, in Piazza Duomo, è il palazzo più grande di Siena dopo quello Pubblico, in Piazza del Campo.
La sua storia, quale nobile residenza, inizia negli ultimi anni del Quattrocento con Jacopo Petrucci che acquistò nel sito alcuni edifici dello Spedale Santa Maria della Scala per trasformarli nella sua dimora. Non sappiamo quale aspetto avesse questa residenza, poi passata al figlio Raffaello che fu cardinale,ma a giudicare dall'unico ambiente superstite riconducibile ai lavori promossi dal cardinale, un salone prospiciente via del Capitano, doveva essere del più raffinato sfarzo. Lo testimoniano l'ampiezza, inusitata per la Siena del primo Cinquecento, del salone - oggi tramezzato e usato come sede di vari uffici - e la straordinaria eleganza delle decorazioni con genietti in cartapesta dipinta e dorata. La decorazione in grande stile del palazzo iniziò al termine del quarto decennio del 600, con Leopoldo De Medici.
Leopoldo inaugurò l'arredo figurativo del palazzo dall'ambiente più importante, o per meglio dire, più rappresentativo: la sala di udienza, oggi sala del consiglio della Provincia. Per le pitture, Leopoldo si rivolse a forze locali, ingaggiando Rutilio Manetti, il più accreditato pittore senese, e Pietro Liberi, un talentuoso giovane veneziano in sosta nel territorio.